Berlino, 17 Febbraio 1920.
Un poliziotto stava passeggiando sul ponte sopra la Sprea
quando vide una ragazza che stava per buttarsi nelle gelide acque del fiume.
Riuscì a salvarla.
La sconosciuta, confusa, priva di documenti e di denaro, venne trasportata in un ospedale.
Si risvegliò dallo shock e disse:
“Sono la granduchessa Anastasia, scampata all’eccidio di Ekaterinburg nel luglio 1918”
Raccontò particolari della sua fuga,
di come la baionetta che la voleva colpire si era spezzata,
della confusione generale, della paura, del sangue.
Raccontò particolari della sua vita, delle sorelle, dello zar, suo padre Nicola II Romanov.
La somiglianza con la giovane Anastasia Romanov era sorprendente,
tutto sembrava coincidere.
Tuttavia, venne presa per pazza e fu internata per due anni in un manicomio.
Andò poi a vivere in una baracca della Foresta Nera, adottando il nome di Anna Anderson.
Vero è che, dopo l’eccidio della famiglia dello zar, i corpi di Anastasia
e di Alessio Romanov, non furono mai trovati... spariti nel nulla.
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Avana scuro
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Nero
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Tartaruga e lillà
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Granito veneziano
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Rosso corallo e rosso vermiglio
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Turchese